Le scienze


Durante le pause lavorative tendo a rifugiarmi nell'aula di scienze della scuola e sorseggiando un caffè rifletto sul fatto che il laboratorio è da sempre stato considerato il nucleo centrale del lavoro dello scienziato.
Eppure nei miei ricordi d'infanzia non ho memoria di esperimenti scientifici condotti dal mio maestro.
In compenso io e mio fratello ricevemmo in dono un fantasmagorico microscopio per il giorno della nostra prima comunione!
Nel ripostiglio di casa venivano condotti gli esperimenti i cui risultati giungevano alla costruzione di teorie scientifiche strampalate.
Con i vetrini abbiamo osservato tutto ciò che era possibile sradicare dalla terra e qualche volta persino la coda di una malcapitata lucertola.
Quel gioco ci ha permesso di osservare una realtà che ad occhio nudo non era possibile cogliere; una vera rivelazione per due bambini di otto anni.
Durante l'adolescenza avrei voluto imprimere su vetro alcuni comportamenti che per me erano difficili da interpretare per osservarli al microscopio e riuscire a comprendere me stessa e l'adulto.
Lo scoprire che la realtà non è una sola ed unica è un passaggio che avviene in modo graduale attraverso processi che ci permettono di apprendere come ad esempio l'analisi dell'ambiente circostante, la formulazione di ipotesi o deduzioni.
Ancora oggi, come in passato, il laboratorio scientifico è stato considerato un accessorio non sempre fondamentale, sia per carenza di mezzi finanziari, sia per una certa ritrosia degli insegnanti ad utilizzarlo e ciò a causa delle mille norme di sicurezza a cui si deve sottostare.
Qualche volta torna alla mente il ripostiglio dell'appartamento in cui vivevo e quel microscopio...
con la voglia di voler fissare su quei vetrini le emozioni e quei comportamenti difficili da interpretare nelle dinamiche di coppia.

E se a Natale regalaste un microscopio? 


Rame, resina,vetro,scheda didattica Juvenilia anni 70', foglia di quercia.



Dettaglio
Rame, resina,vetro,scheda didattica Juvenilia anni 70'. Ginestra.



Dettaglio









Il "classico" fiore solitario ha rappresentato da sempre la condizione più semplice per mettere in atto il processo di riproduzione.
Con il passare del tempo e grazie all'evoluzione, si sono sviluppate anche le infiorescenze che hanno portato maggiori vantaggi nel processo di riproduzione.
Le infiorescenze hanno un duplice vantaggio evolutivo:
1) più fiori raggruppati sullo stesso ramo riescono ad attrarre un maggior numero di insetti.
2) hanno un'apertura dei fiori che è detta
"a scalare" tale da permettere alla
pianta di ricevere polline per un periodo maggiore.








Scienze e Chimica.
Citrato di ferro (C6 H5 O7) Fe
Veniva usato per produrre un liquore ricostituente
-Ferro China Bisleri- che aveva 20 gradi.
Nato nel 1851 veniva utilizzato per le donne anemiche e, con l'aggiunta del chinino, veniva utilizzato per le febbri dei pargoli.
È stato pubblicizzato anche sul - Corrierino dei Piccoli- per risvegliare l'appetito nei bambini.
Oggi, questo prodotto non è classificato come sostanza pericolosa secondo i criteri Cee.























Riccioli di fantasia e "rosicchiamento" da concentrazione

Per quale motivo a fine anno scolastico si resta con alcuni mozziconi di matite ed altri invece sono immacolati?
Mi sembra abbastanza ovvio che il primo motivo sia la scelta delle matite nel disegno libero e in questo post non vorrei affrontare la motivazione psicologica nella scelta dei colori e della loro predominanza sui disegni. 
Vorrei invece orientarmi sull'aspetto pratico. 
In effetti non tutti i colori tendono a consumarsi, può dipendere dal foglio che si sceglie di usare, dall'energia rilasciata nell'impugnatura ed anche dal numero di cadute a terra; spesso la mina si spezza e si è costretti a temperare continuamente. In ultimo, ma non di minore importanza, c'è il fattore "durata del rosicchiamento" durante fase di concentrazione!
Quando la mina si spezza i ragazzi temperano le matite fino allo sfinimento...
in realtà so che per loro quella azione, con annessa passeggiata verso il cestino, è un vero toccasana per la mente ed anche un ottimo esercizio per sgranchirsi le gambe ed io non posso dare loro torto.
Quando le matite diventano troppo corte per essere impugnate, sanno che possono scambiarle con me.
Per ogni piccola matita ne spunta un nuova. 
Sono contenti per aver barattato ed anche di vedere indossato il risultato del mio hobby.

Una precisazione: i riccioli intrappolati nelle boule di vetro e argento sono veri e propri materiali di scarto recuperati a fine giornata dal cestino. Stessa cosa per i pezzettini di matite applicati sugli orecchini e che sono il frutto di ore ed ore di "rosicchiamento da concentrazione".


Indossateli con orgoglio e pensate alle loro nuove matite che coloreranno il loro mondo di mille colori e fantasie.



Astuccio in pelle Lyra Italiana anni 50'/60' con matite prive di segni da "rosicchiamento"
Questo è un vero e proprio pezzo da collezione perché all'epoca pochissimi studenti potevano permettersi un astuccio simile; generalmente venivano utilizzati astucci in legno d'acero. Verso la fine  degli anni 60' e inizio anni 70' iniziarono a comparite gli astucci a due piani in pvc






Matite rosso-blu.nichel free

 Una volta i compiti dei bambini delle scuole elementari erano corretti con la classica matita rossa e blu. Il colore rosso indicava gli errori gravi, il blu quelli meno gravi.

Fortunatamente oggi non si usa più.





Boule in vetro di Murano e castone placcato in argento 925.Catena priva di nichel 




Boule in vetro di Murano e castone placcato in argento 925.Catena  priva di nichel 





Boule in vetro di Murano e castone placcato in argento 925.Catena  priva di nichel 




Rielaborazione delle matite da "rosicchiamento". Privo di Nichel 





Rielaborazione delle matite da "rosicchiamento". Privo di Nichel 




Anello regolabile, privo di nichel, bronzo. Boule in vetro di Murano







Dettaglio: boule in vetro soffiato di Murano.

Ortografia portami via.

Il tempo della scuola, fatta di quaderni di bella ed errori blu e rossi sembra definitivamente tramontato.
Se la perdita delle bacchettate sulle dita da parte dei maestri è una conquista, quella di una certa familiarità con la grammatica,forse no.
Presso i quotidiani, per recuperare tempo e soldi, sono sparite le figure dei “correttori” che non avrebbero mai fatto passare in stampa po' con l'accento.
Siamo all'imbarbarimento letterario?
O si tratta solo di una fase di passaggio, proprio come è avvenuto tra il latino e il volgare?
Di qualunque cosa si tratti, è però necessario segnare alcuni punti fermi.
La lingua è un fatto collettivo: serve per farci capire dagli altri. Pertanto non può essere soggetta alla singola persona, che non può scrivere come gli pare.
La televisione contribuisce molto all'unificazione linguistica e la crescente diffusione di internet ha creato un'altra influenza linguistica, quella internazionale e tecnologica. Termini stranieri, per lo più derivati dall'inglese, sono ormai all'ordine del giorno.
Riguardo agli accenti ci sarebbe da chiedersi perché in tutte le tastiere italiane ci sia solo la ù.
Anche la velocità sta condizionando le regole di scrittura. Quanto più è urgente comunicare, tanto più si semplifica la scrittura.
Mi piacerebbe poter fermare il tempo in favore di qualcosa di eterno: il bello.
La forma a volte fa la sostanza.
In una conversazione, il volto delle donne è spesso incorniciato da monili e il guardare diviene osservare. Un vezzo può diventare l'opportunità per far passare concetti educativi e il corretto uso di regole grammaticali.
Se cambiamento dev'essere,non ci si potrà opporre,ma la battaglia perché la qualità, in qualche modo venga comunque rispettata, si può condurre.

Anche a costo di sembrare dei donchisciotte.




Canotto, appunti di una maestra del 1959 e pennino Lyra Italiana
Una precisazione:questo strumento è stato utilizzato fino al 1959, il pane quotidiano per milioni di ragazzini che hanno frequentato le scuole elementari. I ragazzini entrati in prima elementare dopo il 1960 hanno iniziato ad usare la penna a biro e gli insegnanti il "temutissimo" matitone rosso-blu






la bella scrittura.
pennino

Le interiezioni e locuzioni esclamative.
Diversifica nell'uso delle parolacce!

interiezioni e locuzioni esclamative

Ohibò!
Suvvia, orsù

interiezioni e locuzioni esclamative


interiezioni e locuzioni esclamative





Scheda didattica Juvenilia, anni 60.

lunghezza cm 3,3, diametro cm 2,10. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.

I postumi della compagnia:
a fine serata si diventa bravissimi nella divisione sillabica m/b m/p



L'uso dell'apostrofo.
-Un uomo un'anima-

 Scheda didattica Juvenilia , anni 60.
lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio





"La differenza"
-In quante lingue te lo devo dire?- 
-Te l'ho detto che non esco con te!-

 . Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
 . Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
 . Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.





I puntini di sospensione devono essere tre e non di più




monosillabe accentate e non
Esclamazioni motivazionali
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
Le esclamazioni motivazionali
"Orsu' "
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.




-M'hai rubato il cuor...mai rubare il cuor.-

Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 3,3, diametro cm 2,10. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.



"Non è un errore...è solo un modo diverso di percepire "

Resina e scheda didattica Juvenilia anni 60.



"L'esclamazione educata."

Scheda didattica Juvenilia, anni 60. Cabochon in vetro.




"La grammatica non è un optional"
Giovane disoccupato:
-Quando e per quanto tempo è possibile presentare domanda di assunzione ?-
Precario a vita:
 -Le faremo sapere-

Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 3,3, diametro cm 2,10. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.




Tempi moderni:
-Da destra a sinistra..e viceversa-

Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.







Esclamazione e imperativo

Scheda didattica Juvenilia, anni 60.

lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.



"Interiezione educata"






Giocare con la fonetica